I dialetti dell’area arcaica calabro-lucana comprendono le
parlate dell’area posta geograficamente a cavallo tra la Basilicata meridionale
e la Calabria settentrionale, definita anche Area Lausberg dal nome del linguista tedesco, Heinrich
Lausberg, che l’ha esplorata e analizzata per primo. Dal punto
di vista linguistico è importante dire che il territorio è il punto intermedio
delle vie di comunicazione che collegavano la profonda Calabria con Salerno e
soprattutto con Napoli: essendo zona di transizione fra Lucania e Calabria,
l’area presenta un’ibridazione linguistica tipica delle aree di confine, che
sono molto permeabili: questa situazione di lingue in contatto fa sì che
quest’area abbia elementi e tratti di entrambi i gruppi dialettali (calabrese e
lucano) con esiti dialettali diversi, alcuni più vicini al calabrese e altri al
lucano, a seconda della vicinanza alle rispettive regioni.
L’idea del nome Radio Lausberg deriva quindi dalla voglia di trovare
una denominazione adatta al concetto di gruppo/Progetto che meglio esprimesse
valori come il forte senso d’appartenenza alle proprie radici, e che meglio
veicolasse concetti base del pensiero Rl :Libertà, collaborazione,
contaminazione, umiltà e naturalezza nel comporre e fare musica. Giuseppe
e Luca Oliveto(voce e testi): -”Radio Lausberg è come Terre di
mezzo che si uniscono, terre di mezzo che s’incontrano”.
Con questi presupposti, nasce l’idea di rivalutare il patrimonio
linguistico-musicale dell’intera area del massiccio del Pollino, definendola “Terra
di Mezzo”. L’approccio e il recupero sistematico di molto
materiale musicologico, porta verso una reinterpretazione del repertorio stesso
operando arrangiamenti sobri, senza snaturare il contenuto e l’essenza della
vocalità e dello strumentario impiegato nella produzione dei brani.
L’essenza e il corpus dell’ensamble è la sua poliedricità:
diversità di generi, passando dall’acustico popolare a all’acustico colto, non
disdegnando dellesonorità elettriche e sperimentali. Vengono impiegati
strumenti nobili come ad esempio il fagotto, il cembalo, il flauto dolce,
piccole percussioni, archi, fiati, etc. evitando, volutamente, l’aspetto “folk”
di alcuni arrangiamenti che si sentono frequentemente e strumenti tipici
tradizionali dell’area.Materiale di riferimento e punto di partenza, per quanto
riguarda le rielaborazioni della musica popolare, è sicuramente il lavoro sul
campo di Carpitella e De Martino degli anni cinquanta con brani come lu nigghje
e quant’è irtu stu palazzo), ma anche brani della tradizione calabrese come a
chiu bella e tutt, etc.
Particolare attenzione si pone rispetto alla musica d’autore. Il
progetto inoltre intende sviluppare e proporre soprattutto brani inediti che
rappresentano il territorio e le problematiche connesse , o brani che narrano
visioni di pace e utopie di bellezza, semplicità e civiltà perdute e da
auspicare.
Kuntaminata Storia è uno spettacolo musicale di matrice popolare, rivisitazioni dei
brani più noti della tradizione popolare dell'Area Lausberg e del Sud Italia in
genere, e brani inediti che spaziano dallo stile folk a quello più
cantautorale classico, ritmi sempre più contaminati e sonorità sperimentali
,mettendone in risalto le qualità e le caratteristiche dell’essenza del corpus
dell’ensamble ovvero la sua poliedricità: diversità di generi, passando
dall’acustico popolare all’acustico colto, non disdegnando delle sonorità
elettriche, con uno sguardo attento ai grandi cantautori.
Nelle 2 ore di live vengono utilizzati strumenti nobili come ad
esempio il fagotto, il cembalo, il flauto dolce, il contrabasso e strumenti
tipici popolari dell'area: organetto, zampogna a chiave, surdulina, chitarra
battente, cupi Cupi, totarella ecc. Momenti musicali di gioia, di energia e
lirica popolare si alternano a momenti di recitazione, fatta per lo più di
racconti, storie intrise di genuinità, semplicità, tematiche quasi sempre volte
al risalto dei valori della tradizione e connesse alle problematiche inerenti
al territorio. Radio Lausberg è un modo d’essere un modo di pensare,
un laboratorio in costante movimento dove idee e musicisti sono legati dagli
stessi gusti, dagli stessi ideali, ma soprattutto dalla stessa voglia di fare
musica, non dimenticandone mai le origini umili e di campagna.
La Band è cosi composta: Giuseppe Oliveto (voce,fisarmonica,strumenti
popolari in genere); Luca Oliveto (voce,basso); Adolfo Cuccaro
(Tastiere,cembalo,piccole percussioni); Raffaele Chiodi (chitarra acustica,classica,battente); Enzo Peluso (Chitarre,flauti ,totarella); Mario
Chiodi (Batteria,percussioni) ; Adele Ceneri (Voce, cori); Fabio Pellicori
(attore recitante).
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