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La star di YouTube Riccardo Polidoro esce con un singolo inedito contenente due tracce: “The Ones You Love” e “ Driving To You”

Penulis : Notizie Musicali on venerdì 29 settembre 2017 | 04:33

venerdì 29 settembre 2017

Dopo i suoi successi in rete, grazie alle cover della cantante canadese Celìn Dion, Riccardo Polidoro esce ora con due canzoni originali pubblicate dalla label Maxy Sound.

Riccardo, soprannominato “idol” da molti dei suoi fans, pubblica due canzoni originali con rispettivi video dopo una lunga lista di successi, soprattutto grazie alle cover di Celìn Dion da lui magistralmente reinterpretate.

“Molte persone mi hanno chiesto quando avrei cantato delle canzoni mie e finalmente l’occasione si è presentata”, dice Riccardo. “Il mio produttore Max Titi ha scritto questi due brani che mi sono piaciuti da subito e così mi ha invitato in studio per registrarli”

“The Ones you Love” è una ballad in perfetto stile Celìn Dion. Parla dei momenti della vita in cui ti senti giù e stressato ed un semplice abbraccio potrebbe farti star meglio. A volte ti rendi conto che tutto ciò di cui hai bisogno è di sentirti amato. “The ones you love are there” le persone che ami sono la che ti aspettano, recita la canzone. Questo pensiero può darti la forza e l’energia che ti serve per andare avanti. “L’amore è come la benzina”, dice l’autore Max Titi, “e non dovremmo mai darlo per scontato”. Il secondo brano incluso nel singolo si intitola “Driving To You” ed è un brano pop-rock. Parla un viaggio metaforico in automobile verso un luogo dove tutti vorremmo essere: vicino alle persone a cui ci sentiamo legati.” continua Max Titi, autore e produttore di Polidoro.

Riccardo Polidoro è seguito da moltissimi fan in tutto il mondo che gli hanno fatto raggiungere su YouTube numeri da vera pop star. Il cantante teatino si sente particolarmente legato a questi suoi fan. Qualche anno fa, quando pensava di lasciare la musica ed abbandonare il suo sogno più grande, proprio loro lo hanno convinto a non mollare grazie alle centinaia di messaggi ricevuti sulla sua pagina Facebook e sul suo canale YouTube.

“The Ones You Love” e “Driving To You” sono da oggi disponibili su tutte le piattaforme digitali, in download o in streaming.

Guarda il video su YouTube.


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Compagnie Hippocampe a C32: restituzione pubblica e masterclass

Penulis : Alessandra Trevisan on mercoledì 13 settembre 2017 | 01:32

mercoledì 13 settembre 2017



COMPAGNIE HIPPOCAMPE
In residenza a C32 dall'11 al 17 settembre 

Restituzione pubblica venerdì 15 settembre alle 19.00 a C32, ingresso riservato ai soci LAC 2017

Il lavoro sviluppato in residenza è: 
PROJET M* – titre provisoire Le sommeil de la raison engendre des Monstres* 
Los Caprichos, Francisco de Goya, 1799 

CRÉATION 2019 • Compagnie Hippocampe • Théâtre gestuel / Cinéma d’animation 
direction artistique Luis Torreão 
production-diffusion Peggy Riess 

Mise en scène • Luis Torreão, en collaboration avec Sonia Alcaraz, Guillaume Le Pape, Mélody Maloux
Interprètation • Sonia Alcaraz, Guillaume Le Pape, Mélody Maloux, Luis Torreão
Film d’animation et conception du décor • Jean-Claude Charles Construction • Pierre Lenczner Costumes • Luce Noyer Musique • Fernando Del Papa Lumières • Eugénie Marcland

Dans une maison ORDINAIRE, ornée d’une fenêtre ORDINAIRE, des personnages ORDINAIRES vivent des situations ORDINAIRES. Et le quotidien dérape.

***

La compagnia terrà una masterclass di 3 ore domenica 17 dalle 10 alle 13
Aperta a danzatori, attori, mimi e curiosi a C32 performingartworkspace. Info e iscrizioni alla mail info@liveartscultures.org

"Corpo articolato e musicalità del movimento"
Con Luis Torreão e la Compagnie Hippocampe

In questa masterclass si approcceranno i principi creativi che stanno alla base del lavoro della Compagnie Hippocampe.
Come trasformare un gesto quotidiano in un atto scenico attraverso un lavoro sulla precisione, sull’articolazione e sulla musicalità di un movimento.

La ricerca sul movimento della Compagnie Hippocampe si basa sulla tecnica del Mimo Corporale di Etienne Decroux, nella quale vengono studiate le diverse tappe di costruzione di una partizione corporea/fisica.
Utilizzando il termine partizione si ricerca una qualità musicale nella ricerca sul movimento: vengono studiate le basi del processo creativo del mimo contemporaneo che trova la sua qualità nella precisione e nel dinamismo dell’azione.
Grazie a un’introduzione alla tecnica del Mimo Corporale si cercherà di capire come è possibile isolare le diverse parti del corpo per ottenere un linguaggio fisico più elaborato. Si tenterà inoltre di capire come ispirarsi all'esterno al fine di trovare le variazioni ritmiche che dinamizzino il movimento.
Gli esercizi di preparazione e riscaldamento previsti all’inizio della masterclass richiamano la nozione di animalità, risveglio della colonna vertebrale e connessione del centro del corpo con le estremità.

Luis Torreão
Regista, attore, mimo e insegnante. Dirige la Compagnie Hippocampe e il centro di formazione Mime Contemporain a Parigi.
Si è formato all’arte del Mimo Corporale a Parigi e negli Stati Uniti con Thomas Leabhart, ex-assistente di Etienne Decroux. Grazie alla costante ricerca che motiva il suo metodo pedagogico, l’approccio di Luis Torreao a questa tecnica non si è mai fossilizzato, ma in continua evoluzione.
Luis Torreao è presidente del Collettivo delle Arti del Mimo e del Gesto che conta a oggi 50 compagnie di mimo, dirige il Festival Mimesis, l'unico festival di Mimo organizzato a Parigi.
Con la Compagnie Hippocampe ha creato gli spettacoli: Les Collectionneurs, La chambre de Camille, Labyrinthe 1, Of Men and Women et Traçado, ed altri ancora.
Ha ottenuto il Diploma di Stato per l’insegnamento teatrale e una laurea in Studi Teatrali alla Sorbonne Nouvelle.
Ha diretto numerosi stage e masterclass in Francia e in Brasile, al Conservatoire de Théâtre d'Orléans, a Arts en Scène (Lyon), all'EDT 91 (Essonne), all'Université Paris 8, al Théâtre Apolo-Hermilo (Recife) all'Université de Campinas – Sao Paulo, all’Université di Teatro di Rio e alla Facoltà di Danza Angel Viana – Rio de Janeiro.

mime-corporel-theatre.com
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Dentro "Electro Camp V": un'intervista a Marianna Andrigo e Johann Merrich

Penulis : Alessandra Trevisan on giovedì 7 settembre 2017 | 03:12

giovedì 7 settembre 2017


Electro Camp è una piattaforma aperta a nuove produzioni – anche in veste di lavori in fieri – dedicate alla ricerca delle relazioni tra suono e movimento, danza, musica e spazio scenico, per avvicinare il pubblico alla scoperta dei linguaggi del contemporaneo. Curato dall’associazione culturale Live arts cultures e dalla netlabel electronicgirls, il progetto giunge quest’anno alla sua quinta edizione e si terrà da giovedì 7 a domenica 10 settembre 2017 presso C32 performing art work space, all’interno di Forte Marghera, Venezia-Mestre. 
Info e programma completo qui: http://liveartscultures.weebly.com/ec5-2017.html

Un’intervista alle curatrici Marianna Andrigo, danzatrice e performer e Presidente dell’associazione Live arts cultures, e Johann Merrich, musicista e ricercatrice, fondatrice della netlabel electronicgirls, ci introduce al festival.

Electro Camp festival già con la passata edizione 2016 si è dimostrato essere una “piattaforma internazionale dedicata alle arti sperimentali dal vivo”. Ora, alla quinta edizione, cosa rimane dell’approccio che lo caratterizza da sempre e come si rinnova?

Marianna Andrigo: Dal suo inizio resta il desiderio di offrire allo spettatore lavori freschi, approcci di artisti che si lasciano condizionare dallo sguardo stesso dell’audience dando valore alla composizione in tempo reale. E ancora l’attenzione verso la cura del suono così come del movimento, posti in dialogo tra loro come un unico grande corpo visibile e udibile.

Johann Merrich: Un nuovo aspetto per me molto importante è quello della maggior inclusione; quest'anno ci sono diverse attività dedicate a varie fasce di età, dal laboratorio di fiabe sonore con mezzi elettronici dedicato ai bambini condotto da Patrizia Mattioli e Ilaria Pasqualetto allo yoga rivisitato in chiave notturna guidato da IOIOI. Sono attività immaginate per far vivere a tutti esperienze nelle arti performative.

Due aspetti chiave del festival sono la relazione suono-movimento e la possibilità di assistere alla visione e all’ascolto di lavori che indagano quel legame ma sono ancora work-in-progress. Quale specificità muovono questi aspetti soprattutto in relazione alla presenza di un pubblico?

Marianna Andrigo: La caratteristica dell’ascolto inteso come allenamento a una percezione totale del momento/luogo in cui viene eseguita la performance: viene assorbito così il pubblico, lo spazio, i collaboratori, così come gli altri suoni e gli altri movimenti che ogni spazio contiene. 

Johann Merrich: Spesso nell'ambito della danza contemporanea c'è poca attenzione alle possibilità comunicative che si possono raggiungere mettendo in chiaro dialogo i suoni e i movimenti. Si tratta dell'esercizio di una pratica ancora poco indagata, dello studio di un processo di co-creazione in cui il pubblico riveste un ruolo importante, se non fondamentale; a mio avviso le restituzioni di feed-back e pareri sono essenziali nella costruzione di nuovi lavori perché una performance non è costruita per restare tra le quattro mura di uno studio.

Quest’anno il programma molto ricco prevede, tra gli altri, due appuntamenti d’interesse rivolti al “suono”: un kitchen concert a cura di Giovanni Dinello, MASUFURIA YANAIMBA - The pans are singing”, e uno portato da Arazzi Laptop Ensemble che s’intitola “Until Duchamp is sleepy”. Si può entrare più da vicino nei rispettivi lavori?

Johann Merrich: Sono molto felice che ci siano questi due lavori nella programmazione di Electro Camp. Il lavoro di Dinello è una sorta di instant composition realizzata attraverso i ribollenti suoni della cucina; Giuseppe Di Terlizzi cucinerà delle piccole pietanze agli ospiti-ascoltatori e i suoni da lui prodotti saranno processati e ri-composti in tempo reale da Giovanni.
Until Duchamp is sleepy è invece un piccolo tributo a Solo 23 - 0' 00'' N°2 di Cage. La particolarità di quest'azione è che vuole essere un momento di apertura del processo creativo, una finestra dalla quale il pubblico può osservare la nascita di un lavoro e rivolgere domande ai suoi creatori. Gli ascoltatori sono invitati nel pomeriggio a visitare l'officina creativa composta da Arazzi Laptop Ensemble e sei giocatori di scacchi con la possibilità di soddisfare qualsiasi curiosità. Il brano risultante sarà eseguito durante la serata, poi accompagnata dalla presenza del violinista Fagiuoli.

Per quanto riguarda il movimento, sono molti i percorsi e le possibilità aperte al pubblico, che possiamo approfondire: la presenza della performer Silvia Rampelli per un workshop di due giorni (il 9 e 10 settembre) ad esempio; poi un laboratorio condotto da due giovani teenager e rivolto a coetanei – le performer lavoreranno poi con i New Ladscapes –, ma anche la coreografa Laura Moro e il lavoro di Valentina Milan e Nicola Di Croce.

Marianna Andrigo: Il lavoro sul corpo ha inevitabilmente un richiamo all’identità: tecniche ed esperienze stratificano saperi e dubbi, ogni interprete, ogni artista ha qualcosa di unico da trasmettere.
La complessità e la ricchezza degli apporti delle singole identità avvicinano età diverse, nutrono pratiche specifiche, producono punti di vista soggettivi che desideriamo avere davanti come un grande panorama dentro al quale muoverci e curiosare.
Ecco perché gli ospiti di Electro Camp sono invitati a rivolgersi anche a specifici gruppi: per qualificare il lavoro del performer il training con Rampelli, per avvicinare i giovanissimi ai linguaggi performativi contemporanei il laboratorio con due danzatrici sedicenni, per avvicinare chiunque alla danza il lavoro di Laura Moro. E poi le performance serali dove, in molte di loro, musica e composizione coreografica si relazionano dal vivo seguendo partiture aperte e flessibili. 

C’è un legame molto forte con il luogo d’origine del festival: Forte Marghera, ex-forte militare a Mestre (VE), e in particolare C32 performing art work space, dove formazione e produzione trovano “casa” da dieci anni. In che modo Electro Camp vive gli spazi in cui tutti gli appuntamenti avvengono?

Marianna Andrigo: C32 è la conversione di un ex officina, probabilmente di falegnameria e meccanica, in officina per le arti performative: l’essere all’interno di un parco urbano ora fruibile da tutti ci ricorda continuamente la sfida del fare cultura, di operare attivamente e continuativamente per contaminare il luogo con il nostro progetto offrendo eventi e pratiche che possano allargare l’interesse verso i linguaggi del contemporaneo.
La gradualità del recupero dell’area, le sue trasformazioni sono parte dei nostri stessi processi che abbiamo in essere nel dare sempre più una funzionalità precisa e utile al luogo che ci accoglie, C32 come casa per le arti dal vivo. 



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